Nella Chiesa di Santa Maria della Vita ci sono stato la prima volta in occasione del tour delle sette chiese, poi ci sono ritornato per la mostra Planet or Plastic? , il complesso di Santa Maria della Vita racchiude altri tesori da scoprire.
La daysperience n°141 di oggi?
Il Compianto di Niccolò dell’Arca.

In un’area alla destra dell’altare della chiesa, previo pagamento di un biglietto, c’è una delle opere più belle in terracotta d’Italia: Il Compianto sul Cristo morto. Il complesso scultoreo di 7 figure è databile intorno al 1460-1490 ma molte cose su quest’opera sono avvolte nel mistero.

Il pathos e il modo scenico di rappresentazione del dolore hanno posto molti quesiti sulle fonti a cui attinse l’artista.

Nulla di simile ci è pervenuto di quell’epoca. Il dolore struggente dei volti, specialmente quelli femminili raggiungono una tensione emotiva al limite. L’effetto di sgomento timore è accentuato dal gonfiarsi delle vesti. L’evento della morte del Cristo scuote l’aria come un’esplosione, bloccando i soggetti nell’attimo di avvicinamento alla salma del Re dei Re.
Un sedile posto di fronte alla cappella permette al visitatore di raccogliere i propri pensieri generati dall’impatto emotivo al cospetto di tale opera, probabilmente bistrattata dalla critica per molto tempo a causa del materiale utilizzato, meno nobile del celebre marmo.
Visitare questo luogo è sicuramente un’esperienza da provare se si viene a Bologna.
Bologna 2019-05-21